Cosimo Russo
Ho sempre voluto indossare la giacca bianca del cuoco, e oggi ,a pochi anni dall'apertura del mio primo ristorante, penso che non avrei potuto fare altro nella vita, il mio percorso formativo, le mie esperienze, la mia vita, mi hanno portato a concepire una proposta culinaria diretta, leggibile, che mira all'esaltazione del gusto attraverso la combinazione dei migliori ingredienti. Una cucina sincera, generosa, delicata, che appaghi il gusto, la mente e il cuore.
Lo Chef Sergio Mei al Four Seasons Hotel di Milano segna un punto di svolta perché qui la passione si affianca alla tecnica e alla dedizione.
Seguono altre esperienze, ma poi Cosimo decide di tornare alle proprie radici, in Puglia.
Qui dopo tre anni passati alla guida delle cucine de Le Dune Group di Porto Cesareo – Lecce, incontra Katia De Mitry che diventa la sua compagna nella vita e nel lavoro.
Nel luglio 2019 inaugurano il Cosimo Russo Ristorante a Leverano.
KATIA DE MITRY
Simpatia, gentilezza, precisione, questa Katia.
Una Donna di sala che con leggerezza, senza mai essere troppo invadente, riesce a capire sempre quello che desidera il cliente.
"Dai, a chi si siede nel tuo ristorante, ciò che tu vorresti ricevere quando ti trovi dall'altra parte".
Inizia con un bel sorriso e poi lascia che si fidino di te!
IL RISTORANTE
Nel cuore del Salento, a Leverano, dove il verde lussureggiante delle vigne si fonde al blu del mare poco distante dando vita ad un uno spettacolo della natura di ineguagliabile bellezza, nasce Cosimo Russo Ristorante. Troverete una cucina che racconta di noi, del nostro territorio, della bontà dei suoi prodotti che ogni giorno selezioniamo sui mercati locali, del lavoro degli agricoltori, dei pescatori, degli allevatori, senza il quale nulla sarebbe possibile. Lasciatevi emozionare in ogni stagione da un Salento, sempre diverso.
FIlosofia
Il messaggio arriva diretto, senza troppi giri di parole. Senza prefazioni. Senza istuzioni per l'uso. Perchè di capire, capisci tutto subito, senza neanche aspettare i piatti successivi. Qui il sapore è una sberla, ti arriva diretto in faccia, anzi in bozza, senza la necessità di una riflessione o du una traduzione. Qui si cucina, e bene, con precisione, mirando al gusto e alle sue migliori combinazioni. Qui si fa cucina, quella alta, vera, sincera. Cusina che accudisce, cura, cicatrizza, guarisce.